venerdì, 14 Marzo 2025

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Un giorno questo dolore ti sarà utile è più di un romanzo di formazione: è un libro divertente, che stupisce e fa sorridere, perché il suo protagonista-narratore ti prende per mano e ti dimostra quanto sia tutto così inutile, così vano. Eppure così degno di essere vissuto.

Adelphi, 2010 [1° ed originale 2007, Usa]

Peter Cameron (Pompton Plains, 29 novembre 1959) ha vissuto a Pompton Plains, nel New Jersey, a Londra, per poi spostarsi a New York dove si è laureato in letteratura inglese nel 1982, all’Hamilton College. Dopo alcuni racconti e raccolte di racconti ha scritto i romanzi pubblicati da Farrar, Straus & Giroux The Weekend (1994), Andorra (1997), The City of Your Final Destination (2002), Someday This Pain Will Be Useful To You (2007). Nel 2020 è uscito Cose che succedono la notte.

Il tempo scorre eppure è fermo, come il racconto in prima persona di James, newyorkese diciottenne alle prese con una vita che non sa, che non vuole, che non capisce, che lascia camminare piano. Solitudine che diventa noia, scelte che non si vogliono fare, con un ritratto impietoso di altre solitudini, di altri egoismi.

C’è la sorella Gillian che sta con il professore di semantica, sposato ma innamoratissimo; la madre che ha una galleria d’arte e riempie le giornate come se fossero le pattumiere dell’artista giapponese che vuole restare Senza Nome, opere di tendenza da gran clamore. E poi il responsabile della galleria che passa il tempo su siti per appuntamenti al buio, rigorosamente omosessuali; il padre che sparisce inutile tra un intervento di chirurgia plastica e un viaggio di lavoro; una psicologa che sembra fare a gara con lui e con la sua capacità di nascondersi. C’è New York, una città viscerale cui il protagonista si aggrappa perché la conosce, perché lo rassicura. E poi c’è la nonna, unica a entrare davvero in contatto con lui, con le sue paure, con il suo dolore.

Un giorno questo dolore ti sarà utile, citazione dagli Amores di Ovidio, è più di un romanzo di formazione, è diverso dal giovane Holden cui è stato spesso paragonato: è un libro divertente, che stupisce e fa sorridere, perché il suo protagonista-narratore ti prende per mano e ti dimostra quanto sia tutto così inutile, così vano. Eppure così degno di essere vissuto.

Paola Bottero
Paola Bottero
JOURNALIST, STORYTELLER, VISION MAKER

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