Cis Calabria, Carfagna: strumento per sostenere sviluppo e superare stereotipi negativi

Il 19 ottobre la prima riunione del Contratto Istituzionale di Sviluppo per la Calabria. Il CIS, strumento che le amministrazioni possono stipulare per accelerare l’utilizzo dei fondi europei e realizzare progetti strategici, è stato avviato per iniziativa del Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna e della sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci, che hanno presieduto il primo tavolo. Presenti anche i Ministeri dell’Economia, della Cultura, della Transizione Ecologica, delle Infrastrutture e del Turismo, la Regione Calabria, l’Agenzia per la Coesione territoriale e Invitalia, i presidenti delle Province, i sindaci dei capoluoghi e il presidente dell’Anci Calabria.

il cis serve ad accelerare utilizzo fondi europei e realizzare progetti strategici

Il contratto istituzionale di sviluppo (CIS) è un istituto introdotto dal d. lgs n.8 del 2011.
Il Cis rappresenta uno strumento che le amministrazioni possono stipulare per accelerare l’utilizzo dei fondi strutturali europei e la realizzazione di nuovi progetti strategici sul piano nazionale, interregionale e regionali, correlati funzionalmente in relazione a obiettivi e risultati, finanziati con risorse nazionali, dell’Unione europea e del Fondo per lo sviluppo e la coesione. I CIS sono finalizzati all’accelerazione della realizzazione degli interventi speciali che prevedono la realizzazione di opere infrastrutturali, funzionali alla coesione territoriale e a uno sviluppo equilibrato del Paese.

Carfagna: Cis strumento per superare lo stereotipo negativo che accompagna la Calabria

In apertura del tavolo il Ministro Carfagna ha illustrato i due obiettivi per cui è stato attivato il Cis Calabria: “Mettere in rete diversi soggetti amministrativi per sostenere investimenti di sviluppo e superare gli stereotipi negativi che pesano sulla Calabria, una Regione troppo spesso indicata come irrimediabilmente destinata al declino, al sottosviluppo, a farsi preda della criminalità organizzata”. Sono proprio questi stereotipi, per il Ministro, a costituire un deterrente per gli investitori. Il Ministro ha ricordato che il Cis e le ingenti risorse del Pnrr in arrivo nelle regione sono una grande occasione per risollevare l’immagine della Calabria e fare una “storia di successo per illustrare all’Italia e al mondo come sta cambiando il Sud”.

la sottosegretaria Nesci: con il cis sosteniamo la crescita della Calabria e adottiamo cooperazione rafforzata

La sottosegretaria per il Sud e la Coesione territoriale, Dalila Nesci ha illustrato le ragioni per cui ha deciso, di concerto con il Ministro Carfagna, di avviare il Cis: “Come cittadina calabrese e unica rappresentate della Regione al Governo è mio dovere dedicare massima attenzione a un territorio martoriato, ma che ha enormi potenzialità”. L’istituto ha il duplice obiettivo di sostenere la crescita della Regione al fine di “rendere la Calabria ancora più attrattiva, sotto ogni aspetto, a valorizzare in pieno un territorio complesso e affascinato che è ricco di bellezze ancora da svelare”, ha affermato la Nesci. Per la Nesci, il Cis “inaugura un percorso di cambiamento nelle politiche pubbliche a favore dei territori, che vede protagonisti tutti i soggetti coinvolti”. Apriamo una nuova fase di sinergia e collaborazione, grazie alla quale possiamo rendere la Calabria protagonista della ripartenza del Mezzogiorno e del Paese”.

“Con il CIS adottiamo una cooperazione rafforzata per attuare il piano straordinario di interventi a favore della Calabria e rispondiamo alla volontà di ascoltare le reali esigenze del territorio. Questo strumento consente di privilegiare l’approccio ‘bottom-up’ piuttosto che un intervento calato dall’alto, valutando l’entità del finanziamento complessivo sulla base delle istanze locali. Con il CIS, inoltre, l’attuazione dei progetti sarà più rapida perché beneficeranno delle stesse semplificazioni procedurali previste per il PNRR” ha concluso la sottosegretaria.

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