La moda come strumento per riflettere sul presente

MEMORABILE. IPERMODA: il dialogo tra moda e museo al Maxxi di Roma, dal 27 novembre al 23 aprile 2025

Memorabile. Ipermoda, a cura di Maria Luisa Frisa e in collaborazione con Camera Nazionale della Moda Italiana, apre al pubblico il 27 novembre al MAXXI nella più scenografica delle sue gallerie. A dieci anni dalla mostra Bellissima, l’esposizione segna un nuovo capitolo nel dialogo tra moda e museo, con un perfetto intreccio in cui il progetto espositivo e quello editoriale si completano in un’opera autonoma.
La mostra, attraverso una ricca collezione di abiti, accessori, materiali d’archivio e video, racconta la moda come strumento per riflettere sul presente. Tali elementi diventano una lente per indagare le questioni che la moda pone oggi, dimostrando la sua capacità di rispondere e adattarsi ai cambiamenti sociali, politici, economici e culturali.

i temi della mostra

La mostra propone visioni che esplorano temi come il rapporto della moda con il tempo, la gestione degli archivi, il ruolo strategico dei direttori artistici nei grandi gruppi del lusso e la sfida cruciale della sostenibilità. Gli abiti e gli accessori sono disposti per creare incontri inaspettati tra haute couture e moda indipendente. Ogni creazione esposta porta con sé una storia. Attraverso le visioni artistiche dei designer, le loro ricerche e sperimentazioni, emergono memorie, emozioni e intenzioni. È una narrazione collettiva che unisce creatività, consapevolezza e immaginazione, lasciando al visitatore la possibilità di scoprire e interrogarsi.

Memorabile come il desiderio di meraviglia che, oggi più che mai, pervade la moda. Come l’emozione per quei manufatti che costituiscono l’architettura più prossima al nostro corpo. Come il dialogo tra Ordinario e Straordinario, la costante riattivazione della moda e delle sue rappresentazioni.  

la galleria 5

La cornice espositiva della Galleria 5 guida naturalmente il visitatore lungo il percorso espositivo. Fin dall’ingresso, la leggera pendenza accompagna lo sguardo, suggerendo un cammino fluido e continuo. L’allestimento si sviluppa attraverso una sequenza di scene. Svela gli abiti in modo graduale, con un gioco di prospettive che sfrutta al meglio le particolarità architettoniche dello spazio. 
I volumi esterni, dalle forme enigmatiche, celano interni con superfici rivestite da teli lucidi e leggeri, simili al latex, riflettendo tonalità morbide ispirate al make-up. Questo dialogo tra materiali e colori crea un’atmosfera sofisticata e contemporanea in cui ogni elemento, dalla geometria degli spazi ai rivestimenti, contribuisce a un’esperienza che unisce architettura e moda.

La mostra offre una serie di “stazioni”: gli abiti creano connessioni sorprendenti tra loro, integrando pezzi straordinari della haute couture con esperienze più indipendenti. Ipermoda rappresenta un’opportunità per ammirare i virtuosismi di Viktor&Rolf, al centro dell’immagine guida della mostra, accanto alla couture di Christian Dior reinterpretata da Maria Grazia Chiuri. E poi l’innovativa visione di Schiaparelli da parte di Daniel Roseberry, e il progetto di Balenciaga firmato Demna Gvasalia. Ma anche le esplorazioni concettuali di Jonathan Anderson e quelle politiche di Virgil Abloh per Louis Vuitton. Oltre alle visioni del maschile di Thom Browne e Craig Green.

La grande stagione contemporanea della moda italiana è ben rappresentata, dai nomi consolidati come Giorgio Armani, Miuccia Prada (che ora condivide la direzione creativa del suo brand con Raf Simons) e Dolce&Gabbana (che riattivano l’archivio collaborando con Kim Kardashian), fino alle esperienze più recenti, con Alessandro Michele e la sua interpretazione di Valentino, Marni secondo Francesco Risso, e la nuova generazione di designer come ACT N°1 e Marco Rambaldi. Alcuni oggetti scandiscono il percorso espositivo, enfatizzando le atmosfere della mostra: in particolare, il maestoso carapace in bronzo e ottone decorato con monete d’argento e gemme, creato da Bvlgari su ideazione di Francesco Vezzoli, è un pezzo spettacolare e imponente che invita a riflettere sull’eterna oscillazione del gusto tra massificazione e individualismo radicale.

  • MAXXI, dal 27 novembre 2024 al 23 aprile 2025
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