Gino Gullace, il “giornalista calabrese che raccontava l’America”

La Fondazione Magna Grecia rende omaggio a uno dei suoi fondatori, donando al Comune di Ferruzzano (Rc), di cui era originario, un mezzobusto commemorativo. “Un grande uomo di cultura con lo sguardo rivolto al futuro, che ci ha lasciato tantissimi insegnamenti”, così il Presidente FMG, Nino Foti

La Fondazione Magna Grecia ha celebrato uno dei suoi fondatori, il giornalista calabrese Gino Gullace.

Nel corso di un partecipato evento ospitato alla Galleria del Cardinale e moderato dalla giornalista Paola Bottero, il Presidente della FMG Nino Foti, ha donato all’amministrazione comunale di Ferruzzano (Reggio Calabria) un mezzobusto commemorativo in bronzo raffigurante Gullace, che fu definito “il giornalista calabrese che raccontava l’America”, visto che negli anni ’50 è stato il primo inviato della Rizzoli e corrispondente per la rivista Oggi. 
L’opera è stata realizzata dall’artista Mimmo Carteri e, nelle prossime settimane, sarà posizionata sul lungomare di Ferruzzano, che è intitolato proprio a Gino Gullace.

All’evento erano presenti i vertici della FMG, tra cui il vicepresidente l’on. Francesco Saverio Romano e Antonello Colosimo, Presidente della Corte dei Conte in Umbria e Presidente dell’Organismo di Vigilanza. Hanno partecipato, fra i tanti ospiti e autorità, il Cardinale Silvano Maria Tomasi, il Generale Pasquale Angelosanto, già Comandante del ROS dei Carabinieri, Riccardo Paternò di Montecupo, Gran Cancelliere del Sovrano Ordine di Malta.

l’intervento di Nino Foti su Gino Gullace

Nino Foti, nel suo intervento, ha tracciato un ricordo personale e umano di Gino Gullace, ed ha evidenziato l’importanza di ricordare “un grande uomo di cultura, che è stato anche un uomo semplice. Uno scrittore e giornalista che ci ha lasciato tantissimi insegnamenti e oggi merita di avere il giusto riconoscimento. Con il suo lavoro ha aiutato tantissimi nostri connazionali che vivevano in America e necessitavano di inserirsi nella società dell’epoca.  Uno dei testimoni della Calabria vera, sana e ricca di cultura. Un uomo con lo sguardo rivolto al futuro, che già negli anni ’50 parlava dei rischi della tecnologia che può inaridire i rapporti umani, affermando che le persone devono essere il fine e non il mezzo”.

gli altri interventi: il vicesindaco Crea e la nipote Sabrina Gullace

Presente il vice sindaco del Comune di Ferruzzano, Nino Crea, che ha dichiarato: “Gino Gullace ha rappresentato migliaia di connazionali che sono partiti da piccoli centri per cercare fortuna in America. Ha raccontato l’America in Italia e, se amiamo il ‘sogno americano’, lo dobbiamo a questo nostro grande concittadino. Inoltre, ha parlato della grandezza della Magna Grecia e di quello che siamo stati. Studiando e recuperando le nostre radici possiamo tornare ad essere grandi per dare un contributo non solo al nostro territorio, ma all’Italia tutta”. 
Alla cerimonia hanno partecipato anche alcuni familiari dell’indimenticato giornalista. La nipote Sabrina Maria Teresa Gullace commenta così questo significativo momento: “Siamo molto felici e orgogliosi per questo riconoscimento dato a mio zio, la cui memoria merita di essere mantenuta sempre viva. Ringraziamo la Fondazione Magna Grecia che ci ha regalato una sorpresa meravigliosa”.

chi era Gino Gullace

Gino Gullace (1918-1990) è stato “il giornalista calabrese che raccontava l’America”. Primo inviato della Rizzoli negli anni Cinquanta, e storico corrispondente per Oggi, la carriera di Gullace passa per il Giornale della Calabria, il Tgr Rai, le collaborazioni con La Stampa, Corriere della Sera, la Repubblica, America Oggi: oltre mezzo secolo di attività giornalistica che lo vide autore di indimenticabili reportage su Oggi, l’Europeo, National Geographic, in cui diede il meglio di sé nel raccontare le storie, le conquiste e le nuove mode della società americana. Ma ciò che fece vibrare la sua sensibilità rimase la sua origine calabrese e “magnogreca” con l’umiltà di chi, da giovane, è dovuto emigrare con la famiglia in un altro paese. Originario di Ferruzzano, fu tra i primi corrispondenti italiani dagli Stati Uniti, dove divenne uno degli indiscutibili punti di riferimento dell’intellighenzia italoamericana.

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