Occhiuto: «In Calabria non una sola opera strategica finanziata da risorse Pnrr»

L’intervento del presidente della Regione al meeting “Sud e futuri: Mezzogiorno strategico” organizzato dalla Fondazione Magna Grecia alla Lanterna di Roma


“Infrastrutture in Calabria? La Regione non sta benissimo. Ne ho parlato anche con il Governo, si parla tanto in questi ultimi mesi di autonoma differenziata, ma uno dei presupposti è che si intervenga sulla perequazione infrastrutturale, sia attraverso le infrastrutture al Mezzogiorno, sia con la capacità di sviluppare fiscalità utile ad assicurare i diritti sociali e civili, e invece in Calabria non c’è una sola opera infrastrutturale strategica finanziata dalle risorse del Pnrr“. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a ‘Il Mezzogiorno strategico di Sud e Futuri’, l’evento della Fondazione Magna Grecia presso la ‘Lanterna’ di Roma. 

“Io sono molto preoccupato perché non c’è un investimento infrastrutturale importante per lo sviluppo della Calabria. Sono contento perché negli ultimi giorni il Governo è riuscito a trovare 3 miliardi che io avevo chiesto per la Statale 106, lo ha fatto spalmandoli in un arco temporale, secondo me, troppo lungo”, ha aggiunto Occhiuto in videocollegamento mentre è in corso alla Lanterna il panel ‘Infrastrutture e mobilità: correre per colmare i ritardi’.

“Non c’è quella attenzione, almeno nel Pnrr, che sarebbe dovuta per le regioni che hanno necessità di svilupparsi attraverso le infrastrutture”, ha rimarcato Occhiuto. Il Pnrr, inoltre, va rimodulato anche in ragione dell’aumento dei prezzi: “quando si è pensato ad esso non c’era la guerra e l’aumento delle bollette”. 

“Ci sono infrastrutture a sostegno dello sviluppo turistico che sto cercando di realizzare con l’aiuto del governo per sostenere gli aeroporti della Calabria e anche per aumentare il numero di voli verso la Calabria – ha proseguito il governatore – C’è comunque la necessità di qualificare i servizi ferroviari, sia quelli relativi all’Intercity, sia quelli relativi al trasporto pubblico locale. Se il Governo facesse, come io auspico, un investimento sull’Intercity nella direzione di migliorarne la qualità, credo che il trasporto ferroviario sarebbe molto più sostenibile ed efficiente nel Mezzogiorno. Nella parte ionica della mia ragione c’è un trasporto pubblico locale effettuato da Trenitalia con mezzi che hanno una obsolescenza ormai di 40-50 anni per cui ho chiesto a Trenitalia di investirci con celerità”. 

Il meeting, organizzato dalla Fondazione Magna Grecia in partnership con il Gruppo Pubbliemme-Diemmecom, ViaCondotti21-LaCapitale, LaC Network e Adnkronos, è coordinato da Alessandro Russo, direttore editoriale del Network e Paola Bottero, direttore strategico del Gruppo.

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