Politiche 2022: al Sud il maggior tasso di astensionismo

Un Mezzogiorno sempre più disinteressato alla politica: il Sud Italia è l’area del Paese con il maggior tasso di astensionismo alle elezioni politiche del 25 settembre. Nella parte bassa dello stivale ha votato il 10% di elettori in meno rispetto alla tornata precedente.
In generale si tratta delle elezioni con il minor numero di persone che si sono recate
alle urne: ha votato il 64% degli italiani, il dato nel 2018 era del 73%.

l’affluenza nelle regioni del Mezzogiorno

In Campania il tasso di affluenza è stato del 51,16%, meno 15,1% rispetto al 2018. Si tratta della regione con più astenuti. A Napoli il calo è stato del 10,7%, Caserta e Benevento le aree con la minore partecipazione nella regione. Il Molise ha avuto un calo del 13,9%, la Calabria del 13%. In controtendenza la Sicilia ha registrato un aumento delle affluenze anche per via delle elezioni comunali in corso nell’isola. L’affluenza nel Mezzogiorno è sempre stata minore rispetto alla media italiana e il gap è cresciuta progressivamente: dal 98% nel 1948 si è passati al 92% nel 2018. Al Nord l’affluenza storicamente. Nel 2013 e nel 2018 era rispettivamente del 109% e del 107%.

Secondo i dati YouTrend, nei Comuni con più occupati, laureati e maggiore presenza di stranieri sono quelli con l’affluenza maggiore. La regione con la maggior partecipazione è l’Emilia Romagna.

In tutta Italia vince il non voto

Al Sud – e in tutta la penisola – è il non voto il vero vincitore. Il centrodestra è comunque primo quasi ovunque, ma il Movimento 5 stelle è quello preferito in Campania, Puglia e vince molti collegi uninominali di Napoli e provincia e di Foggia. Il grande sconfitto il centro-sinistra, che non ottiene nemmeno un uninominale in tutto il Mezzogiorno. Nelle isole la coalizione di centro destra vince in tutti i collegi, tranne in quello senatoriale di Palermo, che va ai 5 Stelle. Il centrosinistra vince solo a Cagliari al Senato, il centrodestra alla Camera.

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