Bonus Sud prorogato per il 2023: ecco in cosa consiste

Il Credito di imposta per il Mezzogiorno è stato rinnovato per il 2023. ll Bonus Investimenti Sud è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 ed è stato poi modificato per le zone sismiche del centro Italia, le Zone Economiche Speciali (ZES) e le Zone Logistiche Semplificate (ZLS). La proroga è stata rifinanziata con 1.466 milioni di euro per il 2023 a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.

i dettagli

In cosa consiste? Si tratta di un credito di imposta per le imprese che acquistano nuovi beni strumentali – macchinari, impianti e varie attrezzature – per le strutture produttive situate in regioni del Mezzogiorno o svantaggiate.

La Legge di Bilancio 2023 proroga le misure incentivanti per le imprese in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise, Abruzzo, Sardegna e Sicilia. Il credito si concede alle piccole, medie e grandi imprese che saranno agevolate in merito a progetti di investimento iniziale relativo all’acquisto e per contratti di locazione finanziaria, di macchinari e impianti nuovi che puntini alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

le percentuali cambiano in base alla Regione e al tipo di imprese

La percentuale del credito d’imposta varia a seconda delle caratteristiche delle imprese e della zona ed è pari al 45% per le piccole imprese, 35% per le medie imprese e 25% per le grandi imprese in tutte le regioni del Mezzogiorno ad accezione di Molise ed Abruzzo.
In Molise, nel 2022 e nel 2023, le percentuali del credito d’imposta sono del 45% per le piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per le grandi. Per l’Abruzzo, il credito d’imposta scende al 30, 20 e 10% per le piccole, medie e grandi imprese.

I destinatari del bonus sono anche gli esercenti arti e professioni, le Imprese agricole e marittime e gli aderenti al regime forfettario.

Il bonus non vale per le aziende in difficoltà e quelle nei seguenti settori:

  • industria siderurgica e carbonifera; 
  • costruzione navale; 
  • fibre sintetiche; 
  • trasporti e delle relative infrastrutture; 
  • produzione e distribuzione di energia; 
  • infrastrutture energetiche; 
  • creditizio, finanziario e assicurativo.

La domanda deve essere inoltrata telematicamente tramite Fiscotel e l’Agenzia delle Entrate si occuperà successivamente della verifica dei dati, per poi inviare l’autorizzazione alle imprese per ottenere il Credito d’Imposta. 

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