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Borghi da scoprire Trenitalia: c’è anche Chianalea di Scilla, location di Sud e Futuri

In un periodo in cui viaggiare mette quasi paura, i piccoli centri, con le loro tradizioni artistiche e culturali, potrebbero essere una valida alternativa alle destinazioni del turismo di massa, non più compatibili con l’emergenza sanitaria. Da Nord a Sud i borghi sono da sempre l’espressione più autentica e genuina delle bellezze italiane: offrono la possibilità di conoscere le radici profonde del nostro Paese attraverso la scoperta di tradizioni culturali ed enogastronomiche, patrimoni ambientali e paesaggistici rimasti fermi nel tempo.

Con molta probabilità, l’estate 2021 sarà all’insegna del turismo domestico e i borghi si presentano come meta favorita per chi vuole passare le ferie post-pandemia in sicurezza, natura e bellezza, lontano da destinazioni affollate. Infatti, il fascino di questi piccoli centri risiede nella loro posizione isolata e a volte difficilmente raggiungibile. Con la bella stagione che avanza, esplorare questi luoghi ricchi di storia e cultura è ancora più facile grazie alla partnership, avviata nel 2018, fra Trenitalia e l’Associazione “I borghi più belli d’Italia”.

L’accordo è nato con l’obiettivo di valorizzare i piccoli borghi raggiungibili in modalità sostenibile (treni e autobus) e di incentivare il turismo. Fiorello Primi – presidente dell’Associazione – aveva definito la partnership “strategica” in quanto “aiuta ad aumentare la visibilità di questi piccoli centri che rappresentano, ormai senza dubbio, il nucleo centrale e vitale dell’Italia più autentica e ‘fascinosa’ che tutto il mondo ci invidia”.

Con oltre 580 collegamenti al giorno, Trenitalia, la società di trasporto passeggeri del Gruppo FS Italiane, consente di viaggiare alla scoperta di 25 Borghi fra i più belli del nostro Paese. Tanti i benefit per chi sceglierà questa soluzione: biglietto gratuito per i bambini fino a 4 anni, dai 4 ai 12 anni sconto del 50%, sconti del 10% per gruppi di almeno dieci persone e tante altre agevolazioni.

Scilla, Chianalea

Tra i 25 piccoli gioielli d’Italia visitabili nell’estate, non poteva di certo mancare il borgo più antico di Scilla, Chianalea, situato sulla costa tirrenica della Calabria. Il borgo è anche chiamato Acquagrande o Canalea, in virtù delle piccole case che sembrano uscire direttamente dagli scogli, separate da vicoli simili a canali che si immergono nel Mar Tirreno. Le origini del borgo sono antichissime: la sua storia è legata, nell’immaginario collettivo, al mito omerico di Scilla e Cariddi, frutto delle fantasie dei naviganti che dovevano attraversare lo stretto con piccole imbarcazioni inadatte alle correnti.

Il mito di Scilla ci viene raccontato da Ovidio nel XIV libro delle Metamorfosi, nel quale viene presentata come una ninfa di incredibile bellezza che per volere divino verrà trasformata in un mostro con sei teste di cane. Sulla sponda siciliana dello Stretto c’è Cariddi, l’altro mostro che ingurgita e rigetta l’acqua creando vortici e forti correnti. Il mito contribuisce al fascino che contorna il borgo di Chianalea, che con i suoi colori cangianti, dal turchese dell’acqua al rosso e violetto del tramonto, incanta i vacanzieri che scelgono di fermarsi in questo luogo suggestivo.

Non a caso, il borgo di Scilla è stato scelto dalla Fondazione Magna Grecia come cornice del terzo evento annuale di Sud e Futuri. Il meeting si svolgerà nello splendido Castello Ruffo, sul promontorio del borgo, nelle giornate del 9, 10 e 11 settembre con un prequel il 27 e 28 agosto.

Tropea, Santuario della Madonna dell’Isola

Tropea, eletto Borgo dei Borghi 2021, è un altro dei centri calabresi da visitare prenotando un viaggio con Trenitalia. Situato in provincia di Vibo Valentia, il borgo ha origini antiche: secondo una leggenda, fu fondato da Ercole in persona, fermatosi sulle coste del Meridione sulla via di ritorno dall’odierna Gibilterra. Oltre ad essere una meta balneare molto apprezzata, il borgo del vibonese offre scorci suggestivi, una natura rigogliosa e un pittoresco centro storico con il Duomo e il Santuario della Madonna dell’Isola.

Cefalù

Altra meta compresa nell’Accordo di partnership è Cefalù, borgo siciliano in cui le leggende incrociano culture diverse dando vita ad un sincretismo architettonico e culturale. Situata tra mare e montagna – è porta d’ingresso delle Madonie – Cefalù è detta “terra del mito” e fu abitata dai cartaginesi, siracusani, romani, vandali, goti, bizantini, arabi e normanni. Nell’antica Grecia, Cefalù era “Kephaloidion”, che significa “testa” ma anche “estremità” e “punta”. In queste ultime due accezioni si fa riferimento al promontorio, la celebre rocca palcoscenico di gesta mitiche. Per i romani era “Coephaledium”, mentre per gli arabi “Gafludi”, a sottolineare che fosse una città fortificata e ricca di acque.

La scelta di visitare i borghi non solo garantisce tranquillità e immersione nella storia e nella tradizione: è un modo per sostenere un turismo “etico” e rispettoso dei luoghi, che porti risorse alle comunità locali.

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