L’estate in cui imparammo a volare

Firefly lane
10 episodi, I stagione, 2021, Usa
di Maggie Friedman
soggetto di Kristin Hannah (romanzo, 2008 Mondadori)

Netflix

Quando l’amicizia è così solida e assoluta da superare ogni cosa (o quasi). L’estate in cui imparammo a volare – ma sarebbe molto più bello il titolo originale, Firefly lane, o persino una traduzione più letterale, tipo la rotta delle lucciole – segue il modello narrativo di This is us creando le medesime suggestioni.

Tully e Kate, due quattordicenni completamente diverse – la prima bella, estroversa e ammiccante, la seconda bruttina, timida e scontrosa – si muovono negli anni Settanta, nei Novanta e nei Duemila. La loro amicizia nasce per caso, diventa solida e cresce con loro, con continui salti temporali che tanto ricordano, appunto, quelli dei tre gemelli e dei tre archi temporali narrati da Dan Fogelman.

il successo immediato

Una formula che funziona, evidentemente. Non è un caso se in pochi giorni dall’uscita ha raggiunto il primo posto nella classifica dei contenuti più visti di Netflix. Quello fra Tully e Kate è un legame molto più forte di qualsiasi storia d’amore.

C’è tutto, nella narrazione: l’emancipazione femminile, il bullismo, il mondo hippy, il perbenismo americano, il mondo giornalistico e televisivo, la voglia di emergere, di “farcela”, l’amore, i figli, l’Iraq. Fino al cliffhanger, il finale sospeso già visto alla fine della terza e in qualche rara apparizione della quarta stagione di This is us.

Inutile andare a cercare risposte nella trama del romanzo – e del sequel – da cui è stata tratta la serie: chi l’ha fatto si è perso nelle licenze della sceneggiatura, che ha mutato radicalmente proprio l’oggetto del cliffhanger de L’estate in cui imparammo a volare. E dunque non resta che attendere, senza spoilerare, che Netflix si determini a girare la seconda stagione. Invidiando, nel frattempo, chi ancora deve vedere la prima.

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