Con l’emergenza Coronavirus esplode l’informazione online

Repubblica, Corriere e TgCom 24 guidano la top ten dei giornali online. Su 34,9 milioni di utenti nel giorno medio, il 67,6% si è collegato da smartphone


Il Coronavirus ha pigiato sull’acceleratore del digitale, com’era prevedibile e come confermano gli ultimi dati Audiweb, diffusi a metà aprile. Audiweb è l’organismo super partes che, in collaborazione con Nielsen, rileva l’audience di Internet in Italia.

I numeri appena resi disponibili, relativi al mese di febbraio, sono inequivocabili: la total digital audience ha raggiunto 43,3 milioni di utenti, pari al 72,6% della popolazione di 2+ anni. Nello stesso mese ha navigato da smartphone l’83,7% della popolazione maggiorenne, mentre nel giorno medio (il numero medio di fruitori unici che durante il giorno hanno effettuato almeno un accesso a internet) gli utenti sono stati 34,9 milioni. Più in dettaglio, erano online 10,8 milioni di utenti attraverso il computer, 4,8 milioni da tablet (il 10,6% dei 18-74enni) e/o 30,4 milioni da smartphone (il 67,6% dei 18-74enni).

il declino della carta stampata e l’informazione “gratis”

L’accelerazione ha effetti non di poco conto su un’informazione che da tempo fa i conti con l’inarrestabile declino della carta stampata e che oggi, in piena crisi Covid 19, trova sul web gli strumenti multimediali in grado di mettersi efficacemente al servizio della notizia raccontata in audio-video e con la parola scritta. La carta stampata non è semplicemente uno strumento reso via via obsoleto dalle innovazioni tecnologiche.
Il giornale ha rappresentato l’epoca d’oro del giornalismo, la base per l’accesso alla professione, ma è anche una delle ultime roccaforti in cui il servizio informazione ha un costo per l’utente.

Il giornale si acquista in edicola, su internet è tutto gratis, o quasi. E proprio in quel “quasi “si sono inserite le strategie dei giornali italiani, che a partire da Repubblica, Corriere, Stampa, Sole 24Ore, Fatto Quotidiano, Messaggero, hanno lanciato delle promozioni per la fruizione dei contenuti digitali a pagamento (quella che sta avendo maggior successo è di un euro al mese per i primi tre mesi). Sarà certo difficile, ma non impossibile, far comprendere agli utenti che un’informazione di qualità non può essere gratis, anche se è sul web.
L’emergenza epocale causata dalla pandemia sta – per ora – indebolendo il peso delle fake news e accrescendo la fame di notizie verificate e autorevoli: una situazione che potrebbe restituire peso e credibilità al giornalismo professionale.

Repubblica, Corriere e TgCom 24 guidano la top ten dei giornali online

La top ten delle testate giornalistiche online in un giorno medio nel mese di febbraio vede la Repubblica al primo posto con (4 milioni e 545mila utenti unici complessivi), seguita da Corriere della Sera (4 milioni e 381mila), TgCom24 (3 milioni e 116mila), Messaggero (2 milioni e 408 mila), Upday (l’app di news per i cellulari Samsung, con 2 milioni e 132mila), Gazzetta dello Sport (2 milioni e 132mila), Fatto Quotidiano (2 milioni e 119mila), Fanpage (2 milioni e 12mila), Stampa (1 milione e 625mila) e Ansa (1 milione e 561mila).

Il Sole 24 ORE è in quindicesima posizione con 953mila utenti unici, mentre il celebre Dagospia, sito di riferimento degli addetti ai lavori per il gossip riferito allo spettacolo, alla politica e alla finanza, si trova al trentaseiesimo posto con 235mila utenti. Per quanto riguarda le testate regionali troviamo il Giornale di Sicilia in trentanovesima posizione (217mila), la Gazzetta del Sud al settantesimo (86mila) e il Quotidiano del Sud al centoduesimo (28mila).

Non appena Audiweb renderà noti i dati del mese di marzo comprenderemo che impatto avrà avuto l’emergenza Coronavirus sull’audience di Open, il giornale online fondato da Enrico Mentana, protagonista di una strategia di comunicazione molto aggressiva sui social e sui media. Ricordiamo che le polemiche con il Presidente del Consiglio Conte e con il suo staff, indipendentemente dal giudizio di merito, hanno avuto un effetto preciso: Mentana da produttore di notizie è diventato la notizia.

Da ricordare che la classifica completa scaricabile che trovate qui in basso è stilata in base all’audience complessiva dei brand, compresi i siti aggregati, che possono essere dello stesso gruppo editoriale o di editori terzi (in questo caso sono definiti TAL – Traffic assignment letter – cioè accordi di trasferimento del traffico).



Note aggiuntive da Audiweb

Dai dati sulla popolazione online risulta che nel giorno medio del mese di febbraio erano online dai device rilevati il 60,7% degli uomini (18 milioni) e il 56,4% (quasi 17 milioni) delle donne con una quota molto elevata di 25-54enni – l’83,3% dei 24-35enni, l’84% dei 35-44enni e l’82,3% dei 45-54enni – quote pressoché simili per i 18-24enni (il 75,5%) e i 55-64enni (il 74,1%) e il 30,9% degli over 64enni. 

La navigazione online è effettuata principalmente da Smartphone, con il 67,6% della popolazione maggiorenne (34,2 milioni) online tramite questi device e una maggiore penetrazione tra le fasce d’età intermedie di 25-54 anni che, di riflesso, ritroviamo tra le più coinvolte in generale sui device rilevati, come rappresentato nel grafico precedente.

Per quanto riguarda la fruizione di internet da Smartphone, nel giorno medio di questo mese di rilevazione troviamo il 66,4% degli uomini maggiorenni (15 milioni) e il 68,9% delle donne maggiorenni (15,3 milioni) e, più in dettaglio, il 68% dei 18-24enni (quasi 3 milioni), il 76,5% dei 25-34enni (5 milioni), il 75,5% dei 35-44enni (6.5 milioni), il 74,4% dei 45-54enni (7,3 milioni), il 65,5% dei 55-64enni (5,5 milioni) e il 42,7% degli over 64 anni (3 milioni).

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