Il Premio Magna Grecia 2019 a Federico Faggin

La consegna del Premio Internazionale Magna Grecia 2019, realizzato dal maestro orafo Gerardo Sacco, è avvenuta durante la cena di gala di sabato 5 ottobre 2019, nello scenario liberty dell’Antico Stabilimento Balneare costruito nel 1912 a Mondello. Quest’anno il premio assegnato dalla Fondazione Magna Grecia è diventato un momento importante del meeting “SUD e FUTURI”.

È stata Sandra Savaglio a fare da madrina a Federico Faggin, “che con il suo genio ha reso l’umanità un posto migliore, in cui le tecnologie sono al servizio delle persone. Inventore del microchip e padre del touch screen, lo scienziato non ha mai dimenticato di essere innanzitutto l’uomo Federico Faggin, capace di portare per il mondo i valori più profondi della nostra cultura e della nostra storia. La scienza deve liberare l’uomo dai bisogni e non renderlo schiavo: è questo il primo insegnamento che ci ha dato e ci continua a dare, portando avanti la sua battaglia contro chi considera gli esseri umani semplici emanazioni digitali e dati su cui costruire incrementi di capitale”. Queste le motivazioni con cui Nino Foti ha consegnato il Premio Internazionale Magna Grecia 2019 “ad un uomo che ci rende fortemente orgogliosi di essere italiani”.

Al Premio si è aggiunto il Riconoscimento Speciale alla Carriera. Giuseppina Paterniti è stata la madrina di Fulvio Lucisano, “per aver raccontato attraverso i suoi film la storia di un’Italia ricca di contraddizioni ma anche di passione e di genio creativo. Attraverso il cinema il nostro Paese è riuscito ad affermarsi nel Mondo come la culla di un nuovo umanesimo e di una nuova umanità, come fucina di talento e di cultura. Fulvio Lucisano ha dato lustro all’Italia senza mai essere sopra le righe, con una sobrietà e un’eleganza che tutto il mondo del cinema gli riconosce continuando a tributargli riconoscimenti nazionali e internazionali”.
Lucisano “incarna perfettamente i valori della Fondazione Magna Grecia – si legge ancora nella motivazione – per questo che gli assegniamo un riconoscimento speciale alla carriera, ma non solo: perché lui è la storia, è il presente ed è anche il futuro del nostro cinema”.

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